DIRITTO ITALIANO - Giurisprudenza

TAR Lazio, 02.3.2012, Nokia e altri c. MIBACT e SIAE (sentenze n. 2156/2012, 2158/2012, 2159/2012, 2160/2012, 2161/2012, 2162/2012)

Compensi per copia privata: la battaglia delle imprese della tecnologia, atto I


I casi
Alcune importanti aziende produttrici di supporti elettronici (cellulari, pc, lettori dvd, masterizzatori, cd) promuovono separatamente azioni contro il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e SIAE davanti al giudice amministrativo del Lazio.
Tutte chiedono, per vari motivi, che sia annullato il Decreto Ministeriale sulla determinazione dei compensi per copia privata, adottato il 30.12.2009 e previsto dall’art. 71-septies LDA.
Il TAR con argomenti simili – salvo particolarità in alcuni casi, come nella causa promossa da Fastweb - e sentenze pronunciate nello stesso giorno, respinge tutti i ricorsi.  

Le decisioni del TAR Lazio

Anche se affrontati in ordine diverso, i motivi in base ai quali il TAR afferma la legittimità del Decreto Ministeriale sono simili.
Ricostruito il quadro giuridico della copia privata in Europa (cfr. caso Padawan), i giudici escludono la natura di regolamento del Decreto Ministeriale e ne confermano la compatibilità con gli artt. 23, 41 e 76 Cost. e la regolarità del procedimento istruttorio che aveva preceduto il Decreto, nel quale erano stati coinvolti diverse categorie di soggetti interessati.
Il compenso per copia privata, inoltre, i cui criteri di commisurazione sono legittimi, legittimamente si applica anche ai telefoni mobili e ai c.d. apparecchi polifunzionali (che hanno funzionalità ulteriori rispetto a quelle di registrazione).
Tutte le sentenze affrontano, infine, la questione delle esenzioni dal compenso per copia privata dei c.d. usi professionali, non stabilite direttamente del Decreto ma oggetto di specifici protocolli di esenzione stipulati dalla SIAE con i soggetti obbligati al pagamento del compenso o con le relative associazioni di categoria. Anche sotto questo profilo, per i giudici amministrativi il Decreto Ministeriale è legittimo.  

Perché queste sentenze sono importanti?

Le decisioni del TAR Lazio hanno dato avvio ad una vicenda giudiziaria di cui sono stati protagonisti anche la Corte di Giustizia (caso Microsoft) e il Consiglio di Stato (sentenze n. 823/2015 e n. 4938/2017).
Proprio la decisione di quest’ultimo, a seguito dei chiarimenti in via pregiudiziale dei giudici europei, ha precisato alcuni aspetti del sistema della copia privata in Italia, soprattutto con riguardo agli usi professionali.

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