Con il Decreto Legge n. 148 del 16 ottobre 2017,
il c.d. DL Fiscale che contiene le misure per le coperture degli interventi
della Legge di Bilancio, il Governo è intervenuto per aprire il mercato della
gestione collettiva dei diritti d’autore, compiendo così un passo indietro
rispetto alla scelta compiuta solo pochi mesi prima con l’implementazione della
c.d. Direttiva Barnier 2014/26/CE.
L’articolo 19 del Decreto, intervenendo con
una modifica all’articolo 180 della Legge sul diritto d’autore 22 aprile 1941 n. 633, prevede infatti che
l’attività di intermediazione dei diritti d’autore, fino a quel momento in capo
esclusivo alla SIAE, sia aperta anche ad altri organismi di gestione collettiva
così come definiti dall’articolo 2 del Decreto legislativo n. 35/2017, ossia alle organizzazioni che operano senza scopo di lucro o che
sono detenute o controllate dai propri membri.
Il Governo, nonostante le molte proposte
contrarie del Parlamento, ha così deciso di continuare ad impedire alle
organizzazioni costituite come entità di gestione indipendente di entrare nella
gestione dei diritti d’autore, tenendo aperta per esse la sola possibilità di
gestire i diritti connessi.
Il Decreto è entrato in vigore il 16 ottobre
ed è stato convertito con la Legge 4 dicembre 2017, n. 172, pubblicata sulla
Gazzetta ufficiale 284 del 5 dicembre 2017.