Via libera al decreto Monti. Gli artisti esultano: la liberalizzazione dei diritti connessi è legge.
Fine del monopolio IMAIE. Sì a un mercato aperto a più operatori. Gli artisti saranno liberi di scegliere a quale struttura affidare la gestione dei propri compensi.
Milano, 26 marzo 2012 - Artisti e interpreti musicali esultano: il decreto legge nr. 1 /2012 è stato convertito in legge (Legge 24 marzo 2012, nr. 27) e viene così sancita in via definitiva la liberalizzazione del mercato dei diritti connessi. Si tratta di quei compensi - diversi dal diritto d’autore - che spettano ad attori e artisti musicali, ogni volta che sono utilizzate opere audiovisive e registrazioni musicali (es. da tv, radio, in luoghi pubblici, attraverso le nuove tecnologie).
Il decreto conferma la tesi che riconosce agli artisti il diritto di scegliere, in piena libertà, a quale struttura affidare la gestione dei propri interessi. Gianluigi Chiodaroli, Presidente di ITSRIGHT, società che gestisce i diritti di numerosi artisti musicali, commenta: “Gestire diritti’ significa ‘offrire un servizio’ professionale e trasparente. In quest’ottica la liberalizzazione del mercato non può che favorire lo sviluppo di un contesto caratterizzato da dinamismo, efficienza, a vantaggio degli artisti, che potranno così fruire di servizi sempre più puntuali e competitivi. Si apre, dunque, una nuova stagione per il mercato dei diritti che, siamo certi, sarà caratterizzata da una profonda collaborazione tra tutti gli operatori del settore coinvolti, a partire dal mondo della discografia, nell’interesse degli artisti”. La scelta di liberalizzazione del mercato dei diritti connessi adottata dal Governo chiude definitivamente la vicenda del ‘monopolio di fatto’ di IMAIE e si allinea a modelli europei che da tempo hanno dimostrato la validità di un modello pluralista. Peraltro, anche in Italia, l’esistenza di più organizzazioni dei produttori discografici (SCF, PMI, AFI, Audiocoop) ha ampiamente dimostrato nei fatti la praticabilità e l’efficienza del modello competitivo nella gestione dei diritti. Dopo anni di polemiche e proteste da parte degli artisti sulla vicenda IMAIE, oggi il tema dei diritti connessi, figlio di un quadro normativo incerto, trova un efficace sviluppo nel Decreto Legge nr. 1/2012 adottato dal Governo Monti e confermato da un’ampia maggioranza parlamentare.
La necessità di modernizzare il sistema di rappresentanza dei diritti degli artisti trova espressione nel segno della liberalizzazione, che riconosce e conferma così la libertà di operare nel mercato a più organizzazioni e imprese private, come ITSRIGHT.
Ad oggi manca ancora il decreto che deve attuare nel concreto la liberalizzazione del mercato dei diritti connessi degli artisti del cinema e della musica. Presentata un’interrogazione parlamentare della Sen. Simona Vicari (PDL).
Fine del monopolio IMAIE. Sì a un mercato aperto a più operatori. Gli artisti saranno liberi di scegliere a quale struttura affidare la gestione dei propri compensi.