07.10.2024

PIÙ ARTISTI PAGATI, PIÙ COMPENSI, PIÙ TRASPARENZA: LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DEI DIRITTI CONNESSI FUNZIONA. I DATI PRESENTATI ALL'EVENTO "CHI HA PAURA DELLA LIBERALIZZAZIONE"


100 milioni di euro di diritti connessi distribuiti nei settori musica e audiovisivo, questi i dati relativi alle attività delle collecting ITSRIGHT e ARTISTI 7607 a 10 anni dalla liberalizzazione del mercato dei diritti connessi.
76,5 milioni di euro di diritti connessi distribuiti nel settore della musica, 19,6 milioni di euro in quello dell’audiovisivo.  

A 10 anni dalla liberalizzazione del mercato ITSRIGHT e ARTISTI 7607, le collecting promotrici della riforma, hanno presentato i loro dati, raccontato i benefici della concorrenza e le prospettive per il futuro nel corso dell’evento “Chi ha paura della liberalizzazione e perché”, svoltosi oggi a Roma. Ha partecipato una delegazione di artisti della musica e del cinema: Mario Biondi, Ottavio Dantone, Urbano Barberini, Paolo Calabresi, Elio Germano, Neri Marcorè.
È, inoltre, intervenuto l’On. Fabrizio Benzoni per presentare la sua proposta di legge tesa a completare il processo di liberalizzazione del settore.


La liberalizzazione del mercato dei diritti connessi è un modello che funziona. Ha ridato dignità alla figura dell’artista che oggi può scegliere a quale struttura affidare la gestione dei propri interessi; ha incrementato il numero degli artisti che oggi ricevono regolarmente i compensi per lo sfruttamento delle loro opere; è oggi garanzia di maggior trasparenza, tempi e regole certe per l’incasso delle royalties; ha dato nuovo impulso al mercato anche modernizzando le relazioni con gli Utilizzatori di musica e film; ha creato nuovi posti di lavoro e contribuito a promuovere un ambiente sostenibile capace di mettere al centro la valorizzazione del lavoro creativo. Sono queste alcune delle evidenze emerse nel corso dell’incontro.
 

Dati ITSRIGHT - diritti connessi settore musica
Sul fronte della musica, la collecting ITSRIGHT, che rappresenta i diritti connessi di artisti e musicisti, ha confermato che dal 2014 ad oggi il numero degli artisti italiani e internazionali rappresentati è cresciuto da 1.000 a 280.000. In totale i diritti distribuiti dall’inizio dell’attività (2010) ad oggi ammontano a 76,5 milioni di euro. Il 79% di quanto incassato è stato ripartito agli artisti. Il dato relativo della raccolta di diritti per il 2024 supererà i 15 milioni di euro; di questi 1,7 milioni di euro sono i diritti raccolti dall’estero, grazie ad accordi sviluppati con oltre 50 analoghe strutture di collecting internazionali operative in tutto il mondo. Gli investimenti in innovazione e infrastrutture IT, tema chiave per ogni moderna società di collecting, ammontano oggi a 4,5 milioni di euro. Sul fronte delle relazioni con gli Utilizzatori ITSRIGHT ha all’attivo oltre 1000 contratti e ha dato nuovo impulso alla crescita del settore introducendo nel mercato un modello tariffario nuovo, pay per use, che ha rivoluzionato il settore. ITSRIGHT è oggi una realtà solida con uno staff di 36 persone e, dal 2021, è diventata Società Benefit, con progetti attivi nell’ambito del sociale con particolare attenzione alla comunità musicale in cui opera.  

Dati - ARTISTI 7607 – diritti connessi settore audiovisivo
Sul fronte dell’audiovisivo, Artisti 7607 - che rappresenta oltre 3500 artisti ed ha innescato il processo di liberalizzazione del mercato dei diritti connessi svolgendo un ruolo decisivo nello scardinamento dell’inefficiente monopolio - sottolinea come la liberalizzazione abbia prima di tutto sbloccato la situazione che da molti anni paralizzava riscossione e ripartizione dei compensi spettanti agli artisti dell’audiovisivo. In questi anni, attraverso nuove negoziazioni su basi analitiche, Artisti 7607 ha potuto incrementare l’equo compenso degli interpreti ed inaugurare in Italia un solido sistema di welfare per gli artisti, comprensivo di coperture assicurative, assistenza legale e fiscale e di un costante sostegno agli artisti nello studio, nella ricerca, nella formazione, nella promozione, con seminari, masterclass permanenti, workshops e sale di prova gratuite in diverse città italiane; Artisti 7607 ha introdotto il riconoscimento del provino come fase dell’attività professionale da sostenere economicamente estendendo il contributo ai provini in self-tape.  

Gianluigi Chiodaroli,
Presidente di ITSRIGHT, ha commentato: “La liberalizzazione ha ridato slancio ad un settore prima asfittico impegnando le collecting nell’offrire servizi sempre più innovativi in un processo virtuoso che porta benefici non solo per i nostri artisti ma anche alla crescita del mercato. La collecting è innanzitutto una data company: strategici per noi sono stati dunque gli investimenti sul fronte IT, per monitorare in modo puntuale gli utilizzi di musica e garantire ai nostri artisti una giusta remunerazione per il loro lavoro creativo.”
 

Cinzia Mascoli,
Presidente di ARTISTI 7607 ha commentato: “Se noi esistiamo è perché la gestione in regime di monopolio dei diritti degli artisti non ha funzionato, altrimenti non saremmo qui. La domanda che ci siamo fatti dall’inizio, prima in pochi poi in tanti, è sempre stata la stessa “perché non funzionava?”. Per rispondere a questa domanda, insieme a informatici, consulenti, collaboratori, dipendenti abbiamo creato un’alternativa e ora la risposta c’è ed è semplice: gli artisti dovevano smettere di delegare e assumersi la responsabilità in prima persona di gestire i propri diritti. Ora abbiamo le prove e i numeri per dimostrare che era possibile farlo. Quindi più che di “liberalizzazione” parlerei di una “liberazione” voluta dagli artisti da un “sistema” che si è rivelato inadeguato alla tutela dei loro interessi, ma che ancora forse non si è rassegnato a questo inevitabile cambiamento e propone un ritorno, di fatto, al monopolio”.


L’On. Fabrizio Benzoni ha concluso: "I benefici della liberalizzazione, anche in un mercato di nicchia come quello dell’intermediazione dei diritti connessi, sono oggettivi e tangibili per un’intera categoria professionale, quella degli artisti, che rende grande la cultura italiana nel mondo. In questi dieci anni, la liberalizzazione ha permesso di costruire un sistema di welfare prima inesistente, ha conferito la giusta libertà agli aventi diritto di scegliere da chi farsi rappresentare e come, ha creato consapevolezza circa l’esistenza stessa di questi diritti, di cui molti non erano neanche al corrente. Il processo di liberalizzazione va però ora completato ed in questa direzione che va il mio Ddl, con cui mi affianco agli artisti in una battaglia che ritengo giusta e sacrosanta”.

ARCHIVIO NEWS

2024   2023   2022   2021   2020   2019   2018   2017   2016   2015   2014   2013   2012   2011