Qui di seguito pubblichiamo la lettera inviata da ITSRIGHT al Governo in merito al recepimento della Direttiva 2014/26/UE sulla gestione collettiva dei diritti d'autore e connessi.
On. Dario Franceschini – Ministro - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
ed il Turismo
On. Sandro Gozi – Sottosegretario di Stato – Dipartimento Politiche
Europee
On. Luca Lotti – Sottosegretario di Stato – Dipartimento per
l’Informazione e l’Editoria
E p.c.:
Preg.mo Prof. Avv.
Giovanni Pitruzzella – Presidente - Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato
Preg.mo Avv. Paolo
Marzano – Presidente Comitato
Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore
On. Senatore Pietro
Ichino – Senato della
Repubblica
A mezzo posta elettronica
Milano, 20
settembre 2016
Oggetto:
recepimento direttiva 2014/26/UE sulla gestione collettiva dei diritti d’autore
e connessi.
Gentile Ministro,
Gentili Sottosegretari,
lo scorso 13
settembre il presidente del Comitato Consultivo Permanente per il diritto
d’autore (CCPDA) trasmetteva alla nostra società ed alle altre analoghe
organizzazioni collettive per la gestione dei diritti connessi al diritto
d’autore una bozza di decreto legislativo, predisposta dal medesimo CCPDA al
fine di recepire la direttiva UE 26/2014, i cui principi e criteri direttivi
sono stati definiti dall’articolo 20 della legge n. 170 del 12.8.2016.
Il CCPDA ci ha
invitato a fornire nostri commenti entro soli 3 giorni dalla ricezione.
Abbiamo richiesto, oltre
a un termine più serio per rispondere, l’apertura di un’ampia consultazione di
tutte le parti coinvolte, giustificata dalla necessità di bilanciare la sana
dialettica tra i contrapposti interessi, in un mercato complesso e competitivo
quale è il nostro.
Alla nostra
richiesta di apertura di un adeguato confronto sul testo superficialmente
varato dal CCPDA si sono associate altre 6 società di collecting nostre
concorrenti; ciò nonostante, risulta che il CCPDA intenda procedere incredibilmente
senza alcuna consultazione.
Né il rischio di
procedura d’infrazione europea né la malcelata e imbarazzante intenzione di
salvaguardare a tutti i costi il monopolio di SIAE giustificano l’adozione di
un provvedimento che, così com’è stato redatto, andrà certamente incontro ad
un’impugnazione in sede comunitaria e che, per quel che riguarda il mercato dei
diritti connessi, lungi dal portare ordine e chiarezza, genera ulteriore
confusione normativa.
La prima lettura
del testo sottopostoci evidenzia infatti una molteplicità di incongruenze inaccettabili,
le più vistose delle quali sono:
- la
clamorosa violazione dell’
Ordine del Giorno G20.101 (primo firmatario il sen.
Ichino), approvato all’unanimità dal Senato lo scorso mese di luglio;
- l’omissione
delle specifiche
indicazioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato (provv. AS1281 - 1° giugno 2016);
- la
lacunosa ed irrazionale disciplina adottata in materia di intermediazione dei
diritti connessi, che tradisce gli impegni assunti dal Governo in relazione
alla
Risoluzione del Senato dell’11 marzo 2014 e che omette di considerare le
richieste che – già in sede di nostra audizione parlamentare – furono espresse
dagli stessi operatori, sulla scorta dell’esperienza di questi anni nel nuovo
contesto di mercato liberalizzato.
Siamo certi che,
dopo le opportune verifiche, vorrete intervenire quanto prima affinchè sia
avviata quella doverosa ed ampia consultazione tecnica sui contenuti del
decreto, senza la quale quest’ultimo nascerebbe zoppo.
Vi ringrazio e Vi
porgo i miei più cordiali saluti.
Il
Presidente
Gianluigi
Chiodaroli