DIRITTO DELL'UE E INTERNAZIONALE - Normativa

Trattato WIPO (World Intellectual Property Organization) del 20.12.1996

Interpretazioni ed esecuzioni e fonogrammi: le norme internazionali


Il trattato, noto con l’acronimo WPTT (WIPO Performances and Phonograms Treaty), è stato concluso il 20 dicembre 1996 a Ginevra nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO).

È un accordo autonomo rispetto alla Convezione di Roma 1961  e persegue l’obiettivo di una tutela dei diritti degli artisti interpreti o esecutori e dei produttori fonografici più efficace nel mondo tecnologico in evoluzione.
 

I diritti riconosciuti dal trattato si sovrappongono parzialmente e si intersecano con quelli previsti da altre fonti internazionali in materia di diritto d’autore – tra cui la Convenzione di Roma 1961 e, nell’Unione Europea, la Direttiva 2001/29/CE. Si tratta di diritti sia di natura economica (sia per gli artisti sia per i produttori) sia morale (per i soli artisti).
 

Gli Stati si obbligano, tra l’altro, a garantire il trattamento nazionale ai cittadini degli altri Stati membri in relazione ai diritti esclusivi sanciti dal trattato e a prevedere strumenti giuridici di contrasto all’elusione delle misure tecnologiche di protezione delle opere, oltre che ad impedire la rimozione o l’alterazione delle informazioni sulla gestione dei diritti e la diffusione non autorizzata di esecuzioni/fonogrammi con informazioni alterate.  

Diversi Stati al momento dell’adesione al WPPT, hanno introdotto riserve (ossia deroghe alle regole previste dal trattato). Per parte propria, l’Unione Europea ha approvato il trattato con la decisione 2000/278/CE del Consiglio del 16 marzo 2000, dopo aver osservato che “la materia del WPPT…rientra, in larga misura, nell’ambito di applicazione delle direttive comunitarie vigenti in questo settore” e il trattato, ratificato dall’UE e da alcuni suoi Stati membri – inclusa l’Italia, che non ha apposto alcuna riserva – il 14 dicembre 2009, è poi entrato in vigore in tali Paesi il 14 marzo 2010.
 
RICERCA
  search   reset