La Direttiva, inizialmente proposta dalla
Commissione come Regolamento, ha l’obiettivo di rendere disponibile una
fornitura transfrontaliera delle trasmissioni attraverso i servizi online accessori
e lo fa permettendo alle emittenti e agli operatori di servizi di
ritrasmissione di offrire un più ampio accesso ai programmi televisivi e
radiofonici in tutta l'UE, attraverso una semplificazione della concessione di licenze
di diritti d'autore e di diritti connessi.
A tale scopo, viene introdotto per il diritto
di ritrasmissione su servizi accessori online, diverso quindi da quelli via
cavo di cui alla Direttiva
93/83/CEE, il principio del paese di origine, da applicarsi ai soli programmi
radiofonici, ai programmi televisivi quando sono d'informazione e di attualità
oltre che ai programmi di produzione propria che sono finanziati interamente
dall'organismo di diffusione radiotelevisiva.
Riguardo l’esercizio di tale diritto, mentre
l’articolo 4 introduce una gestione collettiva obbligatoria per la concessione
delle licenze da parte dei titolari dei diritti esclusivi di comunicazione al
pubblico, l’articolo 5 prevede unicamente che gli organismi di diffusione
radiotelevisiva conducano le trattative per i propri programmi direttamente con
gli operatori dei servizi di ritrasmissione.
È lasciata la decisione agli Stati membri se applicare
le norme sulla ritrasmissione online anche quando la trasmissione iniziale e la
ritrasmissione hanno luogo nel proprio stesso territorio.
Infine viene modificata la definizione di
ritrasmissione via cavo di cui alla
Direttiva 93/83/CEE nel senso di prevedere
che essa sia così intesa indipendentemente dal modo in cui l'operatore di un
servizio di ritrasmissione via cavo ottiene dall'emittente i segnali portatori
di programmi per la ritrasmissione.
La Direttiva è stata pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale dell’Unione europea il 17 maggio 2019 ed entra in vigore il 7 giugno
2019.
Gli Stati membri dovranno recepire la
Direttiva entro giugno 2021.