ALTRI ATTI E DOCUMENTI

Delibera AGCOM 396-17 sull’attività vigilanza mercato diritti connessi

I poteri di vigilanza dell'AGCOM


L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con propria Delibera ha approvato alcuni documenti con cui delinea il perimetro in cui esercitare i poteri di vigilanza sul mercato della gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi affidatigli dal D. Lgs. 35/2017
In particolare il Regolamento con il quale indica le proprie modalità di intervento oltre a quelle di comunicazione da parte dei soggetti vigilati, ha come finalità principali la verifica del possesso dei requisiti da parte delle organizzazioni collettive, la vigilanza più in generale sulle disposizioni del D. Lgs. 35/2017 e l’applicazione delle sanzioni amministrative. Su quest’ultimo punto l’Autorità ha deciso di rimandare il procedimento sanzionatorio per le violazioni al già disciplinato dal Regolamento sulle sanzioni, ma introduce un modello ad hoc per le segnalazioni da parte delle parti interessate con cui anticipa già alcune ipotesi di violazioni.
L’Autorità però non si è limitata a questo, e sulla base di molteplici segnalazioni ricevute nel corso della consultazione di maggio sulla bozza di Regolamento, ha deciso di istituire all’interno della Direzione diritti digitali un tavolo tecnico al fine di adottare soluzioni condivise tra i vari soggetti operanti nel settore. L’AGCOM ritiene come prioritari per il tavolo tecnico i temi legati all’identificazione dei mandati, le modalità di comunicazione infra organizzazioni collettive e tra esse e gli utilizzatori, i criteri di ripartizione per coloro non ha affidato il mandato a nessuna organizzazione. Al tavolo sono chiamati a partecipare oltre alle organizzazioni collettive, anche gli utilizzatori e i titolari dei diritti, in forma singola o associata, gli altri soggetti interessati e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
All’interno della Delibera sono inoltre rintracciabili le posizioni dei diversi soggetti, oltre a quella dell’Autorità, su alcune delle problematiche emerse nel corso della consultazione, quali quelle sulla definizione di “utilizzatore” e sull’introduzione di un meccanismo di risoluzione alternative delle controversie.    
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