Con
il c.d. Decreto Legge Sostegni-bis (n. 73/2021) il Governo prima e il
Parlamento poi hanno introdotto misure che modificano il quadro normativo
relativo alla gestione dei compensi per copia privata.
L’articolo
65 del Decreto, al comma 4, modifica l’articolo 71-octies della Legge sul
diritto d’autore 22 aprile 1941, n. 633, prevedendo
che:
- la
distribuzione dei compensi in favore degli artisti interpreti ed esecutori di
fonogrammi avvenga direttamente attraverso le collecting che li rappresentano;
in tal modo è stata eliminata la previsione che sin dal 1992 attribuiva ai
produttori discografici ed alle loro collecting l’intermediazione obbligatoria anche
della quota artistica, così come già avvenuto per i diritti connessi di cui
all’articolo 73 della Legge sul diritto d’autore (link alla Scheda Legge Concorrenza);
- la SIAE debba inviare un rendiconto annuale al Ministero della Cultura in cui
indicare nel dettaglio le spese sostenute per la gestione e distribuzione dei
compensi per copia privata sia audio che video nonché l’elenco dei beneficiari
delle somme distribuite;
·
tutti
i soggetti abilitati alla gestione della copia privata debbano inviare a SIAE e
al Ministero della Cultura un rendiconto annuale con l’indicazione di come
siano state gestite e ripartite le somme incassate da SIAE;
- alla
SIAE sia affidato il compito di stabilire modelli e procedure relativi all’attività
di ripartizione dei compensi di copia privata, oltre al potere ispettivo nei
confronti delle organizzazioni beneficiarie.
L’attribuzione a SIAE delle
anzidette competenze e poteri di controllo appare scoordinata
poiché interferisce con il generale potere dell’AGCOM in materia di vigilanza e
controllo già previsto dal
D. Lgs. n. 35/2017 e crea così sovrapposizioni e
raddoppio degli obblighi posti a carico delle collecting in materia di
fornitura di dati e rendiconti. Inoltre, la legittimità di tale
modifica, anche alla luce dei rilievi avanzati dal
Presidente della Repubblica quando chiamato alla firma della legge di
conversione, appare assai dubbia perché introdotta dal Parlamento
in sede di conversione in legge del Decreto Legge in
assenza di alcuna aderenza con le ragioni
e finalità originarie del provvedimento e che non tiene conto dei rilievi avanzati dall’Antitrust
nell’ambito della
procedura di infrazione avviata contro SIAE (e altri) proprio sulla gestione dei diritti di copia privata.
Il
Decreto è entrato in vigore il 25 luglio 2021 ed è stato convertito con Legge
24 luglio 2021, n. 106, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 176 del 24 luglio
2021.