DIRITTO ITALIANO - Normativa

DM 5.09.2018 attuazione disposizione sui criteri di ripartizione

Norme sui criteri di ripartizione dei compensi dovuti agli artisti interpreti ed esecutori

Il Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali n. 386 interviene impattando in maniera rilevante sull’attività di collecting delle organizzazioni che si occupano della gestione dei diritti connessi per conto degli artisti interpreti esecutori. Pur senza una specifica delega, e nonostante l’articolo 49 del D.Lgs. 35/2017 fosse circoscritto alla sola revisione dei criteri di ripartizione, si è intervenuti con norme che producono profili di illegittimità, in quanto contrarie all’impianto normativo vigente, e limitazioni di natura anti-concorrenziale lì dove sancisce obblighi per le sole organizzazioni che rappresentano gli artisti. Il provvedimento impone - ancora una volta - a tutte le organizzazioni una comune definizione di artista interprete ed esecutore, intervenendo su elementi fondamentali in tema di concorrenza tra operatori quali i criteri di ripartizione, senza inoltre tenere conto di quanto già stabilito dalla Legge sul diritto d’autore agli articoli 80 e 82 in tema di definizione di artista . Inoltre, derogando alla responsabilità delle organizzazioni collettive, si impone ai produttori delle opere di indicare quali siano da considerarsi artisti primari o comprimari sulla base di una definizione che come già commentato per il DPCM 17 gennaio 2014 ,si rifà a quanto previsto nei Regolamenti propri dell’ex monopolista. Da ultimo, si interviene sull’attività di distribuzione dei compensi per copia privata imponendo un criterio di calcolo delle somme spettanti alle organizzazioni collettive che rappresentano gli artisti interpreti ed esecutori. La scelta oltre ad essere anti competitiva e ingiusta lì dove impone tale criterio ai soli artisti e non anche agli altri titolari di diritti, creando così ulteriori disparità di trattamento, non tiene conto del funzionamento del mercato e della natura del diritto di copia privata.

Il Decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 18 ottobre 2018.
Secondo quanto disposto dall’articolo 49 comma 2 del D.Lgs. 35/2017 il DPCM 17 gennaio 2014 è quindi con l’entrata in vigore del nuovo Decreto ministeriale, da considerarsi abrogato.   

Nell'aprile 2019 l'Antitrust è intervenuta sul Decreto con una propria Segnalazione al Governo, evidenziando i profili concorrenziali in particolare delle norme di cui all'articolo 2.  
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