DIRITTO ITALIANO - Giurisprudenza

Cassazione penale, sez. III, 22.03.2013, n. 13714, Tele Radio Orte

Diffusione radiofonica di musica in assenza di autorizzazione: la responsabilità penale dell’emittente

Il caso
Davanti alla Corte di Cassazione penale, Tele Radio Orte, emittente radio-TV del Lazio, impugna la condanna inflitta dalla Corte d’Appello di Roma per il reato previsto dall’art. 171ter, lett. a), Legge diritto d'autore. La radio, infatti, ha diffuso senza autorizzazione circa 5000 brani tutelati dalla legge sul diritto d'autore presso la propria sede, a seguito di duplicazione dagli originari CD legittimamente detenuti dal ricorrente.  

La decisione della Corte di Cassazione

L’art. 171-ter, lett. a) LDA punisce chi, a fini di lucro e per uso non personale, “abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un'opera dell'ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento”. Tale reato, per la Cassazione, si configura quando, come nel caso di Tele Radio Orte, un’emittente radiofonica, “in assenza di qualsivoglia regolamentazione dei rapporti con i soggetti titolari dei diritti connessi” riproduce opere musicali protette. Questo caso si ricollega a due precedenti pronunce della Cassazione, che vengono richiamate (sentenze 8.6.07, n. 27074 e 29.4.09 n. 34857). Nella seconda, in particolare, si è affermato che “il reato di cui si discute risulta integrato dal comportamento di chi riproduca abusivamente brani musicali in assenza di preventiva regolamentazione dei rapporti con i soggetti titolari dei diritti connessi di cui sono titolari soggetti diversi dall'autore delle opere”. Senza dubbio, infine, l’emittente ottiene un “evidente profitto economico” dalla propria condotta, essendo sufficiente considerare gli introiti pubblicitari che derivano dalla diffusione di programmi musicali.

Perché questa sentenza è importante?

Nel proprio ragionamento, la Corte compie un’affermazione importante: anche i titolari dei diritti connessi, oltre a quelli dei diritti d’autore, meritano di essere protetti dalla tutela penale, contro coloro che riproducono senza autorizzazione brani musicali protetti. L’art. 171-ter LDA, quindi, rappresenta uno strumento forte per punire i comportamenti che violano i diritti connessi.   
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