Artisti e interpreti musicali esultano: il decreto legge nr. 1 /2012
è stato convertito in legge (Legge 24 marzo 2012, nr. 27) e viene
così sancita in via definitiva la liberalizzazione del mercato dei diritti
connessi.
Il decreto conferma la tesi che riconosce agli artisti il diritto di
scegliere, in piena libertà, a quale struttura affidare la gestione dei propri
interessi.
Gianluigi Chiodaroli, Presidente di ITSRIGHT, società
che gestisce i diritti di numerosi artisti musicali, commenta: “Gestire
diritti’ significa ‘offrire un servizio’ professionale e trasparente. In
quest’ottica la liberalizzazione del mercato non può che favorire lo sviluppo
di un contesto caratterizzato da dinamismo, efficienza, a vantaggio degli
artisti, che potranno così fruire di servizi sempre più puntuali e competitivi.
Si apre, dunque, una nuova stagione per il mercato dei diritti che, siamo
certi, sarà caratterizzata da una profonda collaborazione tra tutti gli
operatori del settore coinvolti, a partire dal mondo della discografia,
nell’interesse degli artisti”.
La scelta di liberalizzazione del mercato dei diritti connessi adottata dal
Governo chiude definitivamente la vicenda del ‘monopolio di fatto’ di IMAIE e
si allinea a modelli europei che da tempo hanno dimostrato la validità di un
modello pluralista. Peraltro, anche in Italia, l’esistenza di più
organizzazioni dei produttori discografici (SCF, PMI, AFI, Audiocoop) ha
ampiamente dimostrato nei fatti la praticabilità e l’efficienza del
modello competitivo nella gestione dei diritti.
Dopo anni di polemiche e proteste da parte degli artisti sulla vicenda
IMAIE, oggi il tema dei diritti connessi, figlio di un quadro normativo
incerto, trova un efficace sviluppo nel Decreto Legge nr. 1/2012 adottato dal
Governo Monti e confermato da un’ampia maggioranza parlamentare.
La necessità
di modernizzare il sistema di rappresentanza dei diritti degli artisti trova
espressione nel segno della liberalizzazione, che riconosce e conferma così la
libertà di operare nel mercato a più organizzazioni e imprese private,
come ITSRIGHT.