06.08.2021

DIRETTIVA COPYRIGHT, L’ITALIA DIMENTICA CANTANTI E MUSICISTI. NIENTE DIRITTI STREAMING.

Paolo Fresu: “Un’occasione mancata”. Delusione di decine di migliaia di artisti. Il Governo approva il decreto attuativo della Direttiva ignorando la norma sull’equo compenso per cantanti e musicisti sugli utilizzi delle piattaforme.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera il decreto che recepisce la Direttiva Copyright.  Il Governo ha però dimenticato gli artisti della musica omettendo di attuare quelle concrete tutele espressamente indicate nella Direttiva: la necessità, cioè, di introdurre un equo compenso in favore degli artisti per gli utilizzi della loro musica da parte delle piattaforme on demand.
 

“Per il nostro Paese è davvero un’occasione mancata. Da mesi insieme alla collecting degli artisti ITSRIGHT ci stiamo confrontando con il Govern
o per dare voce alle richieste di decine di migliaia di artisti che da tempo attendono di partecipare ai guadagni sulla loro musica diffusa dalle piattaforme. È una battaglia di giustizia soprattutto per i musicisti e gli interpreti che oggi godono di minori tutele anche se danno un contributo artistico imprescindibile ai successi che oggi sono ampiamente diffusi in streaming”, è il commento di Paolo Fresu.
 

“Attendevamo un intervento per modernizzare il nostro sistema legislativo, per garantire agli artisti della musica le stesse tutele di cui godono, per altro da tempo, gli artisti del video. Purtroppo, invece, il Governo si è occupato di tutti riconoscendo diritti a varie categorie, ma non ha raccolto le istanze degli artisti della musica. Forse una dimenticanza? Ora il testo andrà in Parlamento. Auspichiamo che in questa sede si possa correggere il tiro e attuare una riforma che possa dare realmente maggior peso alla figura dell’artista introducendo l’equo compenso per gli  utilizzi di musica da parte delle piattaforme on demand”,
ha commentato Gianluigi Chiodaroli, Presidente di ITSRIGHT.

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