La recente
comunicazione di un’altra organizzazione collettiva in merito al tema del
regime fiscale da applicare ai fondi previsti dal DL Cura Italia (art. 90),
distribuiti tra settembre e ottobre ad autori e agli artisti interpreti
esecutori, ha provocato nei giorni passati confusione tra coloro che li hanno ricevuti.
ITSRIGHT, come sempre, è dalla parte degli
artisti e ritiene doveroso sottolineare con forza di aver operato nel corretto
e scrupoloso rispetto delle leggi.
È proprio nell’interesse degli artisti,
con l’obiettivo di evitare ad essi possibili contestazioni fiscali future, che ITSRIGHT
ha distribuito le somme applicando la ritenuta d’acconto così come scritto nel
Decreto Cura Italia e soprattutto come ribadito dal Ministero dell’Economia e
delle Finanze in un parere vincolante inviato a tutte le organizzazioni
collettive nel settembre 2020.
Ora, a creare disorientamento tra gli autori
e gli artisti sono le dichiarazioni pubbliche di Nuovo Imaie, supportate da un
parere dell’Agenzie delle Entrate del Lazio che,
rifacendosi ad una nuova norma approvata a fine dicembre, definisce tali
indennità esenti da tassazione. La comunicazione che Nuovo Imaie fa di questo
parere è strumentale. Affermare di aver avuto ragione al tempo ad erogare i
contributi esenti da tassazione significa comunicare i fatti in maniera non
corretta.
Si omette di dire, infatti, che il quadro
normativo vigente al momento della distribuzione dei fondi era ben chiaro e non
lasciava margini di discrezionalità operativa: alle collecting era stato
espressamente ordinato di applicare la tassazione alla fonte su questi
proventi.
Inoltre, la posizione dell’Agenzia delle
Entrate è contradetta dalle dichiarazioni del Sottosegretario al Ministero
dell’Economia e delle Finanze, che, nel corso di una discussione presso il
Senato della Repubblica di pochi giorni fa, ha riaffermato la linea definita in
settembre dal Ministero, ribadendo che tali contributi debbano essere
assoggettati a imposizione fiscale.
ITSRIGHT si aspetta ora di ricevere un
chiarimento univoco e definitivo da parte del Ministero, che peraltro vigila
sull’Agenzia delle Entrate.
Una risposta che eviti ulteriori future
strumentalizzazioni e che indichi con certezza i meccanismi di risoluzione
delle eventuali procedure che dovranno essere messe in atto, per garantire
l’applicazione del corretto e favorevole trattamento, indistintamente a tutti
gli autori e artisti.
Leggi la lettera inviata al Ministero.